Il gran finale dell’Eurovision Song Contest 2018 avrà luogo stasera, trasmesso su Rai 1. Vi prenderanno parte i 10 paesi qualificati martedì, durante la prima semifinale, e i 6 paesi che invece hanno vinto la seconda semifinale, che si è tenuta giovedì scorso.
L’ordine in cui i cantanti si esibiranno è stato ovviamente già stabilito. Proposto da Christer Björkman, cantante svedese e produttore televisivo, e successivamente approvato da parte delle 43 emittenti, l’ordine di esibizione dei concorrenti della finale è nato seguendo dei criteri particolari.
Come Björkman stesso ha spiegato, la scelta è derivata da una serie di valutazioni, che prendono in considerazione più aspetti riguardanti la canzone stessa, ma anche i cantanti in gara.
Björkman ha fatto notare come quest’anno le scenografie, i costumi e le coreografie portate sul palco dai rappresentanti di ciascuna nazione siano assolutamente ricche e non vadano sottovalutate quando si tratta di scegliere l’ordine delle performance della finale.
La 63ª edizione dell’Eurovision, ma la prima che abbia avuto luogo in Portogallo, ha visto 43 paesi in gara con le loro canzoni, ma sono 26 quelli che parteciperanno alla finale di questa sera. Ecco le canzoni e i cantanti per ciascun paese in gara, in ordine di apparizione per la finale:
L’ordine delle esibizioni è stato deciso tenendo in considerazione svariati aspetti, come il genere musicale, ma anche se ad esibirsi sia un solista oppure un gruppo, il genere musicale, e altro. Tutto questo è stato studiato per permettere a ciascuna canzone in gara di spiccare rispetto alle altre, facendo notare le differenze che in un ordine più casuale sarebbero potute rimanere invece nascoste. La giuria potrà così valutare le canzoni scelte di fronte al massimo potenziale delle esibizioni.
La lingua che accomuna la maggior parte delle canzoni della finale dell’Eurovision è certamente l’inglese, ma l’italiano si situa al secondo posto, con la nostra “Non mi avete fatto niente”, di Ermal Meta & Fabrizio Moro, e “La Forza”, cantata per l’Estonia da Elina Nechayeva.
Certamente non si può dire che non vi sia varietà nella selezione di quest’anno. I nostri cantanti hanno portato un pezzo che parla di terrorismo, un pezzo ricco e certamente diverso dalla “Lie to Me” ceca. Mikolas Josef attrae infatti con un pezzo assolutamente alla Jason Derulo, che se non altro ritroveremo tra i tormentoni di quest’estate. Note da ballare anche quelle di Cipro, con “Fuego”.
Ma cosa cerchiamo davvero quest’anno? I bookmakers danno come favorite anche le canzoni di Israele e Bulgaria, mentre l’Italia deve accontentarsi di aver proposto, tra le altre canzoni, una che potrà essere ricordata per il suo significato. Da menzionare anche l’eccezionale soprano Elina Nechayeva e gli AWS, che dall’Ungheria hanno saputo portare del buon metal all’Eurovision Song Contest 2018.
Sappiamo che i bookmakers danno per vincitrici canzoni forse più orecchiabili per la maggioranza del pubblico, quelle magari anche meno… impegnative. Assolutamente nulla in contrario, si tratta sempre di un concorso in cui vince la migliore proposta, insomma, tra quelle classificate per la finale. Ma siamo anche del parere che dei candidati che abbiano “azzardato” di più vadano premiati.
Alcuni paesi, come il nostro, con le voci di Ermal Meta e Fabrizio Moro, hanno saputo dare un tocco di colore in più al gruppo dei concorrenti in finale, che la critica apprezza.
Le probabilità per i concorrenti in gara sono già state date, ma aspettiamo di vedere il risultato. Che li chiamiamo “imprevisti”, “colpi di scena”, “sorprese” o “ve l’avevo detto”, sappiamo bene che questi non mancano mai nel mondo dello spettacolo!
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